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ROBERTA MEZZABARBA (VT)

nasce a Farnese ed è funzionario della Provincia di VT. Collabora per vari anni con 'Il Tempo' come inviata per la prov di Viterbo e con il quindicinale di cultura Il Centro Italia. Scrittura, lettura, musica e pittura sono le sue grandi passioni. Questo è il suo primo romanzo.

 

3^ ClassificatA Sezione A - Narrativa Edita, II^ Edizione del Premio Letterario Residenze Gregoriane 2018 con l'opera La lunga ombra di un sogno, La Caravella Ed.


 

MOTIVAZIONI: Storia di determinazione e coraggio, dal lessico immedesimante, fluido, diretto, accurato nell'approccio descrittivo, con un'attenzione al tema del soggetto letterario che si mantiene alta per l'intero svolgersi dell'opera, il romanzo, La lunga ombra di un sogno, della eccellente Autrice Roberta Mezzabarba, trascina con estremo coinvolgimento all'interno dei fatti raccontati. Nello specifico la vita della protagonista -Greta-, che si muove tra la Tuscia e la Sicilia degli anni '70, nella propria erratica e personale ricerca di chiusura del cerchio, quella ricerca -a ragione definita universale- che porta ognuno di noi nella vita a lottare, a liberarci dai nostri irrisolti problemi solo quando ne raggiungiamo caparbiamente la soluzione a qualunque costo. Soluzione quasi sempre trovata all'origine -e tornando alle nostre origini- come bene ci indica e suggerisce la scrittrice.

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FIORELLA FRANCHINI (NA)

è giornalista pubblicista, collabora con quotinìdiani e riviste e periodi specializzati. per oltre dieci anni è stata direttore editoriale di un webmagazine. Scrittrice ha ottenuto importanti riconoscimenti letterari in concorsi e premi. E' membro di Giuria e svolge attività di ufficio stampa, conduce incontri culturali, presentazioni letterarie e lezioni di giornalismo.

 

2^ Classificata Sezione A - Narrativa Edita, II^ Edizione del Premio Letterario Residenze Gregoriane 2018 con il romanzo Il velo di Iside- Homo scrivens Ed.

MOTIVAZIONI:

Romanzo storico nella più precisa e alta accezione, -Il velo di Iside- trasuda storia e mitologia a ogni riga, nella raffinata e forbita traduzione delle abili corde della scrittrice Fiorella Franchini. L'Autrice dal possente bagaglio culturale, e capacità narrativa sorretta dall'importante lavoro di ricerca, spazia dalle riuscite ambientazioni e caratterizazioni dei personaggi -equilibratamente definiti senza registri aulici o al contrario facili modernizzazioni- di un'epoca confinata al 77 d.C. presso Neapolis, attraverso la trama di grande impatto evocativo, dove amore, avventura, mistero si confrontano convivendo amabilmente nell'ottimo lavoro d'insieme dell'opera. Un romanzo completo in cui si dà voce anche alle interiorizzazioni e ai sentimenti della protagonista -la sacerdotessa Cassia Livilla-, combattuta tra il proprio ruolo e la normalità del vivere comune, e dove le descrizioni dei luoghi, sottolineano il monito di preservare e rivalutare sempre -e per sempre- come patrimonio dell'umanità le tracce lasciate dall'uomo durante il suo passaggio su questa terra.

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VIGNOLA IRIS (LS)

è nata a La Spezia, dove vive attualmente. Scrittrice poliedrica di fiabe, poesie e di una trilogia fantasy “La Stirpe di Luce”, ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti e premi letterari.

 

1^ Classificata Sezione A- Narrativa Edita, II^ Edizione del Premio Letterario Residenze Gregoriane 2018 con il romanzo La scelta di Asaliah, trilogia stirpe di luce- Boulevard Book, -primo testo della trilogia recentemente pubblicato da Boulevard Books, nelle versioni italiana e inglese “Dynasty of Light” - “Asaliah's choice”

MOTIVAZIONi:

L'opera 'La scelta di Asaliah' della versatile autrice Irisi Vignola, cattura il lettore che rimane avvinghiato prepotentemente all'intreccio delle storie dei protagonisti, demoni o angeli che siano, in perfetta aderenza con l'idea che si ha di essi e dei loro comportamenti. Un emozionante nonchè immaginifico viaggio tra le atmosfere fantasy, una storia visionaria ed esplorativa nei mondi ultraterreni e non, senza forzature lessicali ma con tutti gli elementi di un romanzo di genere. Eppure niente è dato per scontato nell'alternarsi delle rocambolesche vicende capitate all'ex angelo Asaliah e alla sua famiglia e in parallelo di una serie di omicidi satanici. Racconto dalla trama ben costruita e articolata dalla geniale penna della scrittrice, ricca di svolte improvvise e trascinante sino alla fine con originalità, in una continua e sorprendente scoperta, tra vite sospese, irreali e sovrannaturali, che lascia nella trepidante attesa/lettura del prossimo episodio della Trilogia.

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BERNINI GIULIO (VT)

Laureato in giurisprudenza, qui inizia la sua professione e coltiva i suoi interessi culturali che lo portano a seguire teatro, poesia ed evoluzione della rappresentazione nell'epoca della realtà virtuale. Da tempo pubblica articoli su temi diversi per alcune riviste, cura pagine letterarie. Le sue liriche sono pubblicate in anologie e sta ricevendo fondati riconoscimenti in concorsi letterari.

 

3^ Classificato al Premio Letterario Residenze Gregoriane 2018 – Sezione C, con la poesia Edita Eωs, compresa nella silloge “Una è la luna”, G.S.E. - Roma

MOTIVAZIONI:

Natura ispirativa e incanto visivo trascinano nel vortice lento di sentimenti d'amore. E' aurora su un'isola greca, ma ovunque nella dimensione e nel divenire estatico del mondo, aurora che si rinnova -rompe il fiume della memoria-, in un ripetersi ogni volta, nascita che è rinascita mai uguale a se stessa. In questo quadro i raffinati versi poetici di 'Ἕωs' dell'autore Giulio BERNINI si rivelano a noi senza interpretazioni strutturate, come deve essere, declinati diretti e languidi al cuore, semplificati nella naturalezza espressiva, nella descrittiva bellezza comparata ad altrettanta bellezza e speranza di rinnovati sentimenti.

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GRAZIANO ANDREA GIUSEPPE

nasce a Roma docente di lettere di lettere, poeta e narratore, è presidente di giuria e ideatore di premi letterari.

 

3^ Classificato al Premio Letterario Residenze Gregoriane 2018 – Sezione C, con la poesia La chiave dalla silloge, Stanze Critiche, Collana 'Le Perle Aletti', Aletti Editore.

MOTIVAZIONI:

Poesia riflessiva nei versi altamente poetici, dalla profonda ed incisiva empatia che nasce dalla lirica -La chiave- di Andrea Giuseppe Graziano, empatia scaturita non per l'esaltazione di vita celebrata e celebrativa, né per moti e sofferenze d'amore, ma per la naturalezza attraverso cui viene descriitto il sentimento, dell'accettazione di un altro mondo che si rivela a noi, e si apre, questo sì eterno e accogliente, nel trapasso inevitabile che conduce alla pace di ognuno senza paure né dubbi, credenti o meno.

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FRANCO MARIA ROSARIA (BN)

 ha pubblicato tre romanzi, nella veste di poetessa anche una silloge poetica. Con le sue opere ha conseguito significativi successi in vari concorsi e premi letterari internazionali. Le sue liriche premiate sono state pubblciate nelle antologie dei Premi.

 

1^ Classificato al Premio Letterario Residenze Gregoriane 2018 – Sezione C, con la poesia Urla nel vento, tratta dalla silloge 'L’incantesimo della luna', Aletti Editore

MOTIVAZIONI:

Cadenzata da quel -Correrò- capoverso, in una resa dinamica ed emozionante che si mantiene tale per l'intera lirica, 'Urla nel vento' della talentuosa e versatile Autrice Maria Rosaria Franco ci sferza, incita all'azione, a sottolineare la forte centralità del tema trattato. Attraverso veri e propri quadri figurati l'incisivo messaggio è quello della ricerca di un vivere intenso e temerario. Senza risparmiarsi, senza ripetere l'errore, senza resa, combattendo con ogni mezzo per ciò che vogliamo, fisicamente provati, ma alla volta della liberazione dalle nostre paure, degli amori desiderati, sinoalla meta, finchè avremo fiato e voce, al ritrovo di un mare calmo -oltre i confini-.

LEONI LAURA (FI)

ha lavorato per molti anni presso una casa editrice, ha collaborato con riviste di vario genere, e vinto il microfono di cristallo per Radio Rai.

 

3^ Classificata al Premio Letterario Residenze Gregoriane 2018, alla sezione B narrativa inedita con l'opera dal titolo La città di Olga

MOTIVAZIONI:

Una scrittura quasi figurativa introduce all'argomento centrale: la sparizione di una donna. Scomparsa, ma in realtà singolarmente e prepotentemente presente in ogni pagina del romanzo, nei racconti, nelle ossessioni e nelle visioni di Costantino, suo marito. L'originalità della trama viene avvalorata dal ritmo sostenuto e brillante con un ottimo realismo espressivo e descrittivo. Per certi versi surreale -La città di Olga-, non delude il lettore in questa che possiamo definire una godibile e piacevole opera letteraria, in cui l'autrice Laura Leoni mostra capacità narrative che scoprono un backrground professionale di alto profilo.

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BRESCIANINI GIORGIO (MO)

regista drammaturgo e attore di teatro.

2^Classificato al Premio Letterario Residenze Gregoriane 2018, alla sezione B narrativa inedita con l'opera Lola Doubrovich.

 

MOTIVAZIONI: L'opera dello scrittore 'Giorgio Brescianini' è la magistrale sintesi di una brillante sceneggiatura. Un concentrato di ritmo, dialoghi serrati e colpi di scena mai banali che contribuiscono al successo e alla riuscita del convincente racconto, insieme alle figure anch'esse ottimamente delineate dei due protagonisti -lo scrittore Dario e la fantomatica attrice Lola-. Il racconto -nel soggetto leggero e divertente- è efficacemente esplicato con scioltezza e mestiere del linguaggio espressivo dallo stile vivo delle parti dialogate, già nelle corde dell'autore di dichiarata esperienza, cui auguriamo l'ampliamento del testo per una felice trasposizione teatrale o cinematografica.

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PORRI ALESSANDRO (RM)

 

Dedito ad ogni forma d’arte: suona, compone, scrive, dipinge. Ama e si cimenta in varie forme letterarie, adora l’essenzialità evocativa della poesia, la capacità educativa della fiaba, non disdegna la fruibilità moderna di un buon racconto breve e crede nella lunghezza di un romanzo come catarsi che inesorabilmente permette a frammenti sconosciuti allo stesso autore di venire alla luce. La sua occupazione pluridecennale come coordinatore infermieristico oltre ad influenzare inevitabilmente la scelta dei suoi temi, spesso di tipo sociale, si ripercuote anche sulla sua cifra stilistica che appare in più di un’occasione ruvida graffiante ed essenziale. I suoi scritti sono presenti in oltre trenta antologie a diffusione nazionale. Negli anni ha partecipato ed ottenuto importanti risultati in diversi premi letterari di narrativa e poesia.

 

1^ Classificato al Premio Letterario Residenze Gregoriane 2018, alla sezione B narrativa inedita con l'opera dal titolo La giostra dei bimbi sperduti

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MOTIVAZIONI:

Nell'opera inedita 'La giostra dei bimbi perduti' l'Autore Alessandro Porri dà nuovamente prova, in modo peculiare, della propria versatile capacità espressiva, in questo caso nel proporre un testo assai delicato come la devianza degli uomini su minori inermi. L'equilibrio del lessico usato, mai fuorviante o dai toni eccessivi e inutilmente a effetto, non toglie nulla al crescendo del pathos della inquietante vicenda dai toni e atmosfere più che oscuri e drammatici. Un romanzo avvincente e insieme di denuncia su tragiche esistenze e destini, che seppure nella crudezza del tema trattato merita a pieno titolo la celebrazione per trama, approccio critico e fluidità della narrazione.

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VINCENZO CHIANTIA (MI)

 

Funzionario direttivo per la gestione di programmi e progetti in ambito sociale, è anche redattore per la rivista letteraria 'La mosca di Milano'.

 

Premio Speciale della Giuria, al Premio Letterario Residenze Gregoriane 2018 – Sezione C, con la poesia Verbale di invalidità 2348 / 4673, dalla raccolta di poesie, Verbali, Ideali Cartelle Cliniche, La Vita Felice Ed., Milano

MOTIVAZIONI: Poetizzare, rendere verso, dare connotazione diversa e alternativa alle follie della mente, evocare risonanze su altri campi sensoriali, distaccarsi ma non completamente dalla pur mera e fredda diagnosi, poteva rivelarsi un'impresa ardua. Quanto di più riuscito invece nella silloge 'Verbali' dell'Autore Vincenzo Chiantia, dove

l'approccio poetico che nasce attraverso passaggi logici prestabiliti, non viene snaturato in alcun modo, anzi esalta e prova a spiegare 'l'inspiegabile', a dare un nome, un'anima a chi non l'ha, interpretare una materialità a chi pare invisibile ai nostri occhi. Attraverso un'ispirata ed emozionante sensibilità poetica, che non si allontana mai dall'analisi profonda, si toccano corde del sentire nascoste, per decifrare mondi uguali ma lontani, riappacificando così, nelle fredde disarmonie, -come per un tocco divino-, la malattia - realtà tragica- con la cruda valutazione medica.

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D'AMICO VALERIA (FO)

 

docente in un istituto tecnico commerciale di Foggia. Inizia a scrivere recentemente e dal 2015 partecipa con una certa frequenza a concorsi letterari, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2017 ha pubblicato la prima silloge.

 

3^ Classificata al Premio Letterario Residenze Gregoriane 2018 – Sezione D con la poesia, Effimere Esistenze

 

MOTIVAZIONI: Elevata poetica dal perno concettuale identificativo con -l'effimero della vita-, struggenti e melanconici versi della splendida lirica 'Effimere esistenze' dell'autrice Valeria D'Amico. Metafore crude, ma di equilibrata efficacia, di rassegnazione universale per un tempo passato, dove convivono i ricordi congelati in eterno, tempo che muta e scorre per ognuno di noi nella sua crudele ineluttabilità. Forse nell'illusione di percorrere altri cammini, rimangono moti di curiosità ed emozione nell'idea della fine non raggiunta, e si è vivi seppure per poco, per -un soffio di vento- ancora.

PACI GABRIELLA (AR)

 

docente di lingua e letteratura italiana, da sempre la poesia l'affascina. Le sue pubblicazioni sono state oggetto di vari riconoscimenti letterari.

 

2^ Classificato al Premio Letterario Residenze Gregoriane 2018 - Sezione D, con la poesia inedita, Forse è solo la pioggia.

 

MOTIVAZIONI:

E' rimpianto, sogni irrealizzati, spazi bui fatti di tristezze nell'anima. Nella eccellente prova poetica 'Forse è solo la pioggia' dell'autrice Gabriella PACI, ogni sentimento è percepito all'interno di un perfetto equilibrio letterario. Versi che si sussurrano, nel rispetto e ossequio delle emozioni realmente percepite. Ma è' vera tristezza? O solo malinconia di un giorno di pioggia? Rimaniamo sospesi, nell'illusione di nuove rivincite che la vita sempre ci concede.

MUSCARDIN RITA (GE)

 

scrivere è da sempre una passione, dal 2010 inizia a partecipare ai concorsi letterari di poesia e narrativa ottenendo numerosissimi primi, secondi e terzi premi. Ha collaborato per anni a una rivista di approfondimenti su temi di carattere spirituale e attualmente scrive per un giornale pubblicato da un’associazione di esuli delle terre d’Istria e Dalmazia.

1^ Classificata al Premio Letterario Residenze Gregoriane 2018 - Sezione D, con la poesia, Dove finisce l'approdo

 

MOTIVAZIONI: Dal richiamo evocativo di grande forza e impatto intimista, lo struggente Canto d'addio, l'ode poetica 'Dove finisce l'approdo' della talentuosa autrice Rita Muscardin è sentire vero e autentico, nelle rime eufoniche e nelle figure retoriche che si susseguono perfettamente interpretative del dolore per l'assenza. Un dolore non urlato, ma che muta in triste rassegnazione notte dopo notte, nella cosapevolezza dell'accettazione, dell'eterna pace dell'altro -nel silenzio degli assenti -, come -un frammento dissolto- ora -polvere di stelle-.

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